Ci sono posti in cui andiamo appositamente per visitare proprio quella cosa lì, dopo esserci documentati a lungo. E poi ce ne sono altri, in cui capitiamo per caso, un po’ da sprovveduti!
Come questo:il monte sacro di Varallo, in Val Sesia!
Una riproduzione dei vari siti della tradizione cristiana immersa in un bosco di faggi e posto in cima alla collina , alle spalle del paese di Varallo.
Particolare da vedere: un po’ parco , un po’ palazzi d’epoca, un po’ antico borgo. Il tutto arricchito da opere d’arte.
Non ci meraviglia che sia diventato patrimonio dell’UNESCO e ci ha incuriosito fin dalla sera prima , quando l’abbiamo visto illuminato, arrivando dal basso.
Varallo
Varallo è una bella cittadina di montagna , dove sentire il rumore del torrente che scorre.
Dopo una passaggiata tra i suoi palazzi rinascimentali del centro storico si percepisce che in passato dev’essere stata un centro importante.
Da qui parte la funivia che con 5€ vi porta all’ingresso del sacro monte in pochi minuti ( e vi riporta a valle). In alternativa si può fare la passeggiata che risale la collina , godendosi la vista della città dall’alto e il profumo della natura.
Il sacro monte di Varallo
È uno dei 7 monti sacri del Piemonte ed è stato costruito per riprodurre i luoghi di Gerusalemme, e dare così la possibilità di rivivere i luoghi sacri a chi non poteva raggiungerli quando non bastava prendere un volo low-cost.
Così , passeggiando in un ambiente naturale, dal “paradiso terrestre” di Adamo ed Eva si arriva a Betlemme, fino ad arrivare al Calvario.
L’animo nerd della nostra famiglia l’ha definita “una realtà virtuale 3D del 1500”!
Le ambientazioni e la storia di Cristo sono riprodotte e raccontate tramite statue a grandezza naturale contenute in 43 cappelle sparse per il bosco e i giardini, fino ad arrivare nella grande piazza del Tempio dove svettano i palazzi storici e la Basilica.
Le ambientazioni sono dipinte dai maestri d’arte piemontesi , e in una delle cappella , tra la folla di statue c’è anche un tributo a Leonardo da Vinci.
La cara e saggia Lonely Planet dice che quest’ opera colossale è in grado di emozionare anche il più laico viaggiatore.
Non possiamo fare altro che darle ragione e consigliare questa gita fuori porta all’insegna dell’arte e ovviamente della natura.
Come siamo finiti a Varallo
Siamo venuti in questa zona per il nostro primo raduno da caravanisti con InCaravan Club , un gruppo super organizzato.
Un bel modo per passare il tempo “en plein air” con altri appassionati e prendere spunto dai più navigati.
Qui la “condivisione” è la parola d’ordine! Parliamo degli spazi ma anche dei pranzi. Le immense tavolate ,dove ognuno cucina per la propria famiglia ma anche un po’ per gli altri, ne sono la dimostrazione! Alla fine è meglio di un pranzo di Natale.
Consigli utili:
-Se volete approfondire alcune curiosità senza prendere le audioguide, potete usare il vostro smartphone tramite i QR code esposti (sono presenti solo in alcune cappelle, non in tutte).
-Attenzioni agli orari della Basilica che chiude all’ora di pranzo, invece il sacro monte è sempre aperto.
Dove abbiamo sostato con la nostra Glam Caravan:
All’area di sosta “Pian delle Fate” a Cravagliana: un prato recintato immerso nella natura dove poter staccare la spina.
I servizi sono sono più che sufficienti : servizi con acqua calda, corrente forfettaria, parco giochi e ristorante e soprattutto tanto spazio libero.