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Dalla cima del monte Ventasso al lago Calamone.
Solitamente pianifico tutto nei minimi dettagli e per questo ponte avevo organizzato 4 giorni tra le montagne e i castelli del Piemonte; ma il meteo non è dalla nostra parte e ci obbliga ad un cambio di programma dell’ultimo minuto.
Quindi che si fa?
Abbiamo bisogno di rigenerarci, quindi la montagna rimane l’elemento irrinunciabile. Marco propone il camping le Fonti nel cuore dell’Appennino Reggiano. Io non sono molto convinta, insomma io volevo andare in montagna, in alta montagna , sulle Alpi. E poi come la mettiamo con i castelli Sabaudi?
Visto che gli piace vincere facile , gioca la carta “zona termale” e cedo senza batter ciglio.
In più , dopo essermi convinta, mi cade l’occhio sulla pila di riviste e brochure che abbiamo in soggiorno (sì,siamo disordinatissimi!) , e cosa c’è in alto in bella vista?
Non ci credo! Proprio il depliant dell’ Appennino Tosco-Emiliano! Questo è destino, dobbiamo andare lì!!!
Scegliere l’escursione.
Siamo venuti fin qui per esplorare le montagne degli Appennini e per “sfatare il mito”, anzi, il mio infondato preconcetto , che le Alpi siano più belle giusto?!? Quindi , arrivati sul posto scegliamo un escursione da fare. Evitiamo di prendere la macchina e decidiamo di fare quella che ci permette di partire direttamente a piedi dal campeggio: lago Calamone e monte Ventasso.
Dislivello di 700 mt , tempo di salita 2 ore e 30′: ok ce la possiamo fare, mal che vada ci fermiamo al lago senza salire sul monte!
Zaino pronto, allacciamo gli scarponi, si parteee!
Essendo un percorso ad anello possiamo scegliere due strade, ci consigliano di fare quella che costeggia il campeggio perchè sull’altra c’è troppo fango, quindi ci dirigiamo verso la strada sterrata, facendo attenzione perchè sono in corso gare di motocross e downhill.
Per un oretta almeno percorriamo la strada sterrata da cui si vede quella che pensiamo sia la cima della montagna, il tempo non è nemmeno dei migliori, quindi non è che abbiamo proprio intenzione di arrivare fin lassù, comunque proseguiamo, e in men che non si dica arriviamo al primo bivio .
Perfetto, a mezz’ora c’è il bivacco S.M.Maddalena, nel caso decidessimo di fermarci prima!
Il sentiero si addentra nel bosco di faggi o dopo la discesa iniziale prosegue con una salita un po’ impegnativa.
Salendo si iniziano a trovare scorci panoramici e dopo circa mezz’ora a passo moderato si intravede , tra i pini , il tetto del bivacco Maddalena. Già arrivati! Tutto sommato pensavamo fosse più faticoso!
Nascosto dietro a questa struttura troviamo un tappeto di crocus color malva, semplicemente meravigliosi! Impossibile non fotografarli!
Da qui si può ammirare un bel panorama sulle vallate e ,anche se il cielo non è molto limpido , si riesce a scorgere in lontananza la pietra di Bismantova e il fiume Secchia.
Da qui abbiamo due possibilità : una è raggiungere direttamente il lago; la seconda è salire sul monte Ventasso e poi scendere dall’altro versante.
Ci fermiamo per una pausa e decidiamo di proseguire, visto che la stanchezza per ora non si fa sentire e ci aggreghiamo ad un gruppo di passaggio per salire fino in cima.
Il sentiero è molto stretto e sale rapidamente. In pochissimo riusciamo a vedere in lontananza sotto di noi il prato di crocus e il tetto del bivacco dove eravamo poco fa.
In certi punti più che panoramico è decisamente da vertigini! A me tremano ancora le mani solo a guardare le foto.
Soprattutto quando siamo arrivati sulla parte più alta e tutti raggiungevano il masso panoramico per fare le foto. Io mi sono limitata a scattare stando praticamente ancorata per terra.
Sicuramente, per chi è abituato alle vie ferrate, questo sentiero potrebbe essere una passeggiata, ma per me avere lo strapiombo sia a destra che a sinistra non mi ha fatto sentire molto a mio agio.
Fortunatamente il percorso è ad anello , quindi non siamo dovuti scendere da lì: non ce l’avrei mai fatta. Se proprio dovessi rifarlo , meglio farlo in salita!
Comunque, vertigini a parte, superato quel tratto il sentiero si allarga e , rimanendo in cresta , si arriva alla cima del monte, dove c’è la croce in pochissimo.
Il paesaggio ci ripaga da tutte le fatiche e le vertigini del mondo!La vista è davvero a 360°!
La vista delle montagne e delle colline è a perdita d’occhio e sotto di noi vediamo anche il lago Calamone.
Ormai è fatta, ora è tutta in discesa! Dopo aver respirato a pieni polmoni, fatto le foto di rito e lasciato le firme nel libro di vetta (lo trovate racchiuso nella scatola in metallo legata alla croce) scendiamo verso il lago!
I sentieri sono due: quello più tranquillo e quello più ripido e impegnativo. Quale facciamo noi??
Ovviamente il più impegnativo, perchè il cartello dell’altro non l’abbiamo visto, noi! (!?)
In poco siamo giù , e anche al lago la primavera è esplosa in tutta la sua bellezza in un fiorire di giallo!
Qui ci godiamo una meritata pausa, ma non troppo perchè da qui al campeggio mancano ancora più di due ore, quindi “gambe in spalla” e si riparte!
Il sentiero prosegue in una faggeta ad altissimo fusto e alberi dalla forma improbabile. Tra dolci salite e discese si costeggia la parte bassa del monte, sopra cui eravamo prima.
Dopo un oretta si arriva al bivacco Le Cadoniche e dopo un’altra ora ,praticamente sempre in discesa tra i boschi, si ritorna esausti al campeggio.
Ridendo , scherzando e anche un po’ frignando per le vertigini (solo io), abbiamo camminato per più di 6 ore!
Assolutamente una bella escursione, con paesaggi variegati che nulla hanno da invidiare alle escursioni alpine.
Info utili.
Come arrivare:
Noi abbiamo soggiornato al camping le Fonti a Cervarezza Terme (Reggio Emilia) e abbiamo fatto un percorso ad anello andando a piedi lungo la strada per poi imboccare i sentieri:
-variante 661 e 661/663 fino al bivacco S.Maddalena.
-sentiero 661 fino alla cima del monte Ventasso (1727 m) e lago di Calamone (1403 m).
-663 fino al bivio.
-665 fino al camping
In alternativa, si può arrivare direttamente in macchina fin poco sotto il lago.
In ogni caso, documentatevi e scaricate una cartina perchè ci sono diverse alternative per tutte le preparazioni.
Dove abbiamo sostato con la nostra Glam Caravan:
Il camping le Fonti è una struttura tranquilla, grande ma non dispersiva e in alcuni punti si gode di un bel panorama.
All’interno c’è la piscina riscaldata e una percorso spa .
E’ aperto tutto l’anno e organizzano serate a tema interessanti soprattutto per i bambini.