Questo non è un articolo dedicato alle vacanze en plein air ma è un racconto che ci suscita ogni volta interesse, e in fondo si parla pur sempre di stare all’aria aperta.
Dopo aver sentito i racconti di chi l’ha vissuta nei tempi d’oro, ci siamo stati ormai per vari eventi tra cui i campionati mondiali di nascondino (Si!Esistono davvero!) e siamo ritornati domenica mattina , in occasione dell’ Instameet Brianza.
Se vo lo state chiedendo la riposta è no, non abbiamo dormito con la roulotte a Consonno! A parte il fatto che è vietato, come esperienza sarebbe per noi più inquietante che affascinante.
Abbiamo però preso parte ad una visita guidata che ci ha fatto scoprire alcuni dettagli e curiosità che non sapevamo! Per la serie, un posto non lo si conoscerà mai abbastanza!
Storia di Consonno
La storia di Consonno lascia sconcertati. Ha dell’incredibile certo, ma se inizialmente può avere il fascino gotico di una città fantasma, man mano che ci si addentra nei fatti lascia un velo di tristezza.
In origine era un piccolo borgo contadino immerso tra le colline con campi coltivati e cascine che si raccoglievano attorno alla Chiesa e al comune.
Un paese come tanti altri nella Brianza degli anni ’60 , finchè non arrivò il Conte Mario Bagno che decise ci acquistare l’intero borgo. Il suo intento era quello di costruirci un luogo di divertimenti, un vero pioniere per l’epoca se pensiamo che in quegli anni Gardaland non era nemmeno lontanamente in progetto.
Se non fosse che per portare a termine il suo progetto, occorreva distruggere completamente quella manciata di case e far credere agli abitanti di Consonno che fosse una buona idea abbattere le proprie case dove fino a quel momento avevano vissuto. Addirittura i consonnesi raccontano di non aver avuto nemmeno il tempo di lasciare le proprie abitazioni e traslocare i loro beni.
Il progetto del Conte prosegue e, inizialmente anche con l’aiuto degli abitanti , costruisce la sua ” Las Vegas della Brianza” come viene spesso chiamata.
Dicono che non ci sia un vero e proprio progetto iniziale, fa un mix senza senso di vari stili in base alle varie idee del momento. Così una pagoda cinese può sorgere al fianco di un minareto , e a breve distanza può esserci un castello medievale.
Il paese dei Balocchi viene messo in funzione a pieno regime, con feste danzanti, grand hotel, gallerie commerciali, ristoranti. Nei progetti c’era persino uno zoo, un autodromo e campi da gioco. Si è fermato prima , ma non abbastanza da non abbattare la collina che toglieva la vista al Resegone, la famosa montagna lecchese.
Direi che questo spiega tutto il danno che è stato fatto, arrivare addirittura ad abbattare una collina solo per godere di una vista migliore! Ma la natura si riprende quello che la mano dell’uomo le ha tolto. E dopo pochi anni, cadde una frana sulle strada e Consonno ritornò ad essere un paese isolato sulle colline , ma questa volta disabitato , mentre le feste, i concerti e i vip sono rimasti un lontano ricordo.
Negli anni ’90 l’ Hotel Plaza diventò una casa di riposo , ma con la chiusura di quest’ultima Consonno ripiombò nel silenzio e nell’anonimato.Finchè un rave party non distrusse buona parte del paese dei Balocchi.
Ora Consonno è un paese fantasma, e per questo affascinante non lo neghiamo, ma negli ultimi anni è sempre più deteriorato e pericolante.
Quale sarà il suo destino? I ben informati parlano di una vendita imminente, speriamo che possano donargli una sana rinascita!
Le strutture
Arrivando dalla strada tra i boschi di gelsi e castagni, si raggiunge una prima struttura abbandonata. Proseguendo si passa sotto ai famosi cartelli che un tempo davano il benvenuto a Consonno. Ora l’azzurro ha lasciato spazio alla ruggine ma ancora si possono leggere le scritte :“A Consonno è sempre festa” oppure “Qui a Consonno è meraviglioso” , o ancora la mia preferita “Chi vive a Consonno campa di più” !
Finiti i cartelli si arriva all’unica superstite dell’antico borgo insieme alla canonica e al cimitero, ovvero la Chiesa. Qui si può lasciare l’auto e iniziare la visita, proseguendo sulla terrazza con la ringhiera dai tipici colori anni ’60 bianco e nero.
La tavola calda che ora è la sede del “Bar de la Spinada” , il piazzale dove ora si svolgono gli eventi. Proseguendo sulla strada in salita c’è la casa del Conte con le sue iniziali “C.M.B” e quel che rimane dell’Hotel Plaza (ex casa di riposo). Tra i vetri rotti in quella che era la hall, si intravedono tra i graffiti i due dipinti raffiguranti la vecchia e la nuova Consonno.
Oltre c’è una struttura che avrebbe dovuto essere il castello, a fianco di una struttura ormai arrugginita.
Di fronte ci sono i resti della fontana e della pagoda cinese che quest’anno è crollata su se stessa! Qui i novelli sposi venivano a farsi fotografare (De gustibus)
Da questo punto avrete già visto il simbolo di Consonno:ovvero il minareto. All’interno ospitava le gallerie commerciali e ai piani alti alcuni appartamenti per vacanze.
Tra la piazza e il minareto ci sono i resti della pista da ballo , o salone delle feste. Qui c’era il palco dove si esibivano i cantanti e gente dello spettacolo.
Anche nella pavimentazione si nota lo stile arabeggiante che contraddistingue Consonno.
Tra le cose più assurde , a nostro parere , è che in mezzo a tutto ciò c’è anche una grotta con una Madonna, considerata miracolosa e dove non mancava una cassetta per le offerte (l’assurdità era che il ricavato andasse al Conte, stando alle ricostruzioni).
Alcune zone sono andate perse molto tempo fa e noi non le abbiamo mai viste nemmeno in altre occasioni. Per esempio , sul piazzale c’era un cannone rivolto verso la vallata . Oppure all’ingresso c’era un portale medievale con delle comparse vestite da guardie svizzere.
Ci si chiede se la storia di Consonno sia un ricordo da tener vivo o sarebbe meglio non parlarne per dimenticare. Personalmente pensiamo che far finta che nulla sia successo non serva, anzi, è meglio far sapere e sensibilizzare , affinchè a nessuno venga più in mente di distruggere un borgo antico per costruirsi un capriccio, tra l’altro senza nemmeno molto stile.
Info utili:
- Attenzione!!! Consonno è una proprietà privata e le strutture sono datate e pericolanti. Ci sono le recinzioni ma sono rotte, quindi in ogni caso avvicinarsi alle zone è a proprio rischio e pericolo e vi sconsiglio di farlo. Noi con la visita guidata ci siamo limitati a guardare da fuori e da lontano.
- A Consonno si accede tramite 2 strade: da Olginate e da Villa Vergano. La più particolare e da cui si vedono i famosi cartelli è quella che proviene da Olginate. Questa strada rimane chiusa da una sbarra che apre solo la domenica e in occasione degli eventi (dalla festa della Burrollata di inizio ottobre a Pasquetta apre solo la domenica dalle 10.00 alle 12.00; da Pasquetta alla Burrolata è aperta per tutta la domenica).Per gli orari di chiusura la strada che proviene da Villa Vergano è più comoda perchè la sbarra è più vicina al “paese dei balocchi”
- Per qualsiasi curiosità, informazione o se avete notizie e ricordi in merito a questo paese potete consultare il sito http://www.consonno.it/
- A Consonno c’è il “Bar de la spinada” gestito dall’associazione “Amici di Consonno” che organizza anche alcuni eventi come la sagra di San Maurizio, informatevi per l’orario di apertura.
Ciao Barbara,
Solitamente non ci sono visite guidate.Per vedere Consonno in modalità meno solitaria e desolante puoi visitarla in occasione degli eventi organizzati dall’associazione “amici di Consonno”.In ogni caso per qualsiasi aggiornamento ti consiglio di guardare e contattare il sito http://www.consonno.it …Facci sapere poi se ci sarai andata. A presto💚
Ciao, mi date qualche info per le visite guidate?